lunedì 30 maggio 2011

Vini e bevande

Questo è il primo post dedicato ad una parte importante di ogni pasto: il vino.
I suggerimenti che posterò ora sono presi da quello che è stato per me una specie di Bibbia della cucina:" Il talismano della felicità". Me lo regalarono i miei appena sposata,e se vedeste come è ridotto , capireste subito quanto l'ho usato!
Queste sono le indicazioni di base per un pranzo di una certa importanza ( nel testo sono sempre citati i domestici :)), ma le indicazioni sono sempre valide, un po' come le regole del galateo.




Scelta dei vini:
1° regola:
ogni parte del pasto (che viene idealmente sempre diviso in 3 parti) va accompagnata dal vino giusto.
2° regola: si parte sempre con i vini più giovani.
Per la prima parte del menù, di norma si usa un vino bianco leggermente secco.
Se si serve del pesce il vino sarà un bianco superiore, vecchio.
Con i piatti di carne servire del vino rosso, che sarà più generoso e vecchio se si tratta di cacciagione.
Per i formaggi vino dolce.
Con il dessert vini passiti o vinsanto.
Con la frutta spumante.
La temperatura anche è importante:
i vini bianchi si servono freschi,
i rossi a temperatura ambiente ( sui 15 gradi),
i dolci così come sono,
gli spumanti moderatamente ghiacciati.

domenica 29 maggio 2011

Spaghetti con la bottarga




La bottarga di muggine è una specialità sarda, sono le sacche con le uova del pesce che vengono salate ed essiccate e quindi usate per dare origine a piatti profumati di mare e molto saporiti.
Gli spaghetti con la bottarga sono un piatto semplice da preparare e molto appetitoso.
Mettere naturalmente sul fuoco la pentola con l'acqua salata per cuocere gli spaghetti (80 gr a testa sarebbe corretto, ma dipende dai commensali!)
Nel frattempo grattugiate la bottarga con una grattugia con i fori non troppo piccoli.
Mettete anche sul fuoco un padellino con olio d'oliva e uno spicchio d'aglio solo schiacciato , fate imbiondire  leggermente. Appena spento il fuoco, versare la bottarga grattugiata nell'olio, in modo che non cuocia, ma trasferisca il suo sapore all'olio.
Scolare gli spaghetti al dente e condirli con il sughetto nella pentola calda. Servire con un'ultima spolverata di bottarga .





Buon appetito!

venerdì 27 maggio 2011

la nonna dice che...



consiglio n.2
Per cuocere le fettuccine all'uovo senza farle attaccare tra loro, versare un cucchiaio d'olio nell'acqua prima di versare la pasta.

giovedì 26 maggio 2011

Biscotti con gli albumi di Saretta

Saretta e il suo blog, ildolcemondodisara.blogspot.com, sono una fonte continua d'ispirazione , soprattutto per i dolci! Sono troppo golosi, troppo spesso mi viene voglia di provarli. Ieri ho preparato questi biscottini agli albumi, qui la ricetta. Come consiglia Saretta, ho aggiunto buccia di limone grattugiata e anche una bustina di vanillina, non vi dico che profumo in casa!!
Non mi dilungo a dirvi quanto sono buoni, andate subito in cucina a provarli!








mercoledì 25 maggio 2011

Orzotto con zucchine e basilico

Ho l'abitudine di leggere le ricette ovunque si trovino e di provare quelle che mi ispirano.
Questa l'ho trovata sulla confezione dell'orzo perlato che avevo acquistato per la ricetta della tradizionale minestra d'orzo trentina, mi ha colpito per la sua semplicità e ... perchè avevo delle belle zucchine fresche nel frigo!
E' una ricetta dello chef Stefano Nardello, ma non bisogna essere chef per prepararla :).




Ingredienti per 4 persone:

300 gr di orzo perlato
1 lt di brodo (io ho usato quello preparato col cuore di brodo Knorr delicato)
250 gr di zucchine
30 gr di burro
30 gr di grana
6 foglie di basilico
sale e pepe q.b.

Preparazione:

Tostare l'orzo con un po' di burro in una pentola, aggiungere le zucchine tagliate a dadini, versare il brodo un po' alla volta come per il risotto, il sale , il pepe,e cuocere per 12 minuti (io ho lasciato ancora 10 minuti perchè le zucchine non erano abbastanza cotte)
Prima di togliere dal fuoco mantecare con il burro rimasto, il grana e profumare con le foglie di basilico spezzettate.







lunedì 23 maggio 2011

La nonna dice che...

Piccoli trucchi e consigli che arrivano dalla tradizione, questo è il primo della serie.
Naturalmente già testato!
Per evitare le farfalline negli armadietti di cucina, si può posizionare all'interno un sacchettino di tulle da confetti contenente un pugnetto di chiodi di garofano. Oltretutto, dona anche un gradevole profumo!

venerdì 20 maggio 2011

Gnudi (o quenelles) ricotta e spinaci

La cosa non è voluta, ma eccomi qua con un'altra ricetta regionale. Questa viene dalla tradizione toscana, gli gnudi sono ravioli senza la pasta, nudi appunto.
Oltre ad essere delicati e appetitosi, rispondono anche alle esigenze dietetiche della mia famiglia in questo momento: nessuno vuole mangiare troppi carboidrati e qui la pasta  manca del tutto!



La tradizione vuole che vengano serviti con un ricco sugo toscano, ma io , sempre per esigenze dietetiche li ho serviti con un veloce e semplice sugo al pomodoro e basilico.

Ingredienti per 6 pers.
(con questa dose vengono 24 quenelles)

600 gr di ricotta di pecora un po' asciutta
450 gr di spinaci surgelati (credo corrispondano ad 1 kg di spinaci da pulire)
2 uova
4 cucchiai di farina ( questa è una mia aggiunta, la consiglio caldamente, gli gnudi non si sfaldano e la dose è così piccola che il sapore della farina non si sente)
4 cucchiai di parmigiano
sale e pepe q.b.
noce moscata a piacere

Preparazione:
Lessare gli spinaci in acqua salata, strizzarli bene e tritarli finemente, lasciarli raffreddare.
Versare in una ciotola la ricotta e schiacciarla con una forchetta, aggiungere le uova sbattute, il parmigiano, gli spinaci ,il sale e pepe e la noce moscata.
Amalgamare bene il composto ed aggiungere la farina un cucchiaio alla volta, sempre mescolando.
Ora aiutandosi con 2 cucchiai formare le quenelles, passandole più volte da un cucchiaio all'altro per compattarle. Metterle nell'acqua bollente man mano che sono pronte immergendo il cucchiaio, si staccheranno facilmente da sole.
Sono pronte quando vengono  a galla, io le lascio ancora due minuti.
Scolarle col mestolo forato e condirle col sughetto che nel frattempo avrete preparato e servirle con una bella spolverata di parmigiano.








In questo video trovato su youtube, potete vedere meglio come formare le quenelles.
La mia foto si riferisce alla ricetta originale, che prevedeva di passarle nella farina dopo averle formate,siccome perdevano la forma ho provato la mia variazione, con la farina incorporata, e il risultato è davvero migliore.




Buona serata
Sara










mercoledì 18 maggio 2011

Canederli in brodo



La prima ricetta che posto non è certo nè semplicissima nè comune, ma è un omaggio alla regione di nascita di mia madre. Una terra che adoro;dopo Roma, è il posto che sento più mio, che mi riempie il cuore con le sue montagne e il verde dei boschi, un paradiso dove rilassarsi e fuggire dalla metropoli: il Trentino.
I canederli sono un piatto povero della tradizione altoatesina e trentina, fatto aggiungendo quello che si aveva in casa al pane raffermo (una volta non si gettava nulla!). Quindi si possono avere molte variazioni alla ricetta , si trovano canederli con lo speck, con la luganega (salsiccia), con il bollito, e con gli spinaci.
Questa è la ricetta più comune, con lo speck.

Ingredienti:(per 4 pers.)
400 gr di pane raffemo ( meglio del tipo filone francese o indiano, che si avvicina di più al pane che troviamo in Trentino)
150 gr di speck tagliato a dadini
2 uova piccole
2 cucchiai di parmigiano
poca cipolla tritata
prezzemolo tritato
farina q.b.
latte circa 2 bicchieri,ma è solo indicativo
una noce di burro
erba cipollina se piace
sale e pepe.
brodo di carne

Preparazione:
Tagliare il pane a cubetti di un cm circa e metterlo in una ciotola grande, versare sopra del latte tiepido cercando di bagnare tutto il pane. Lasciare riposare per un'ora circa.






Nel frattempo soffriggere la cipolla e far saltare per pochi minuti lo speck.





 Aggiungere al pane lo speck, le uova battute, il parmigiano , sale e pepe, le erbe e amalgamare il tutto,




aggiungere ora , poca alla volta la farina, 2 cucchiai dovrebbero bastare, ma molto dipende da quanto è bagnato il pane e dalla sua qualità, quindi procedete per tentativi.




Dopo aver ben mescolato , provate a fare la prima pallina,( è bene lavorare con le mani bagnate),grande come un mandarino circa, se il composto tiene e non si sfalda siete a posto :), altrimenti aggiungete ancora della farina e aggiustate fino a che lo gnocco non è della giusta consistenza. L'ultima prova consiste nel mettere lo gnocco nel brodo in ebollizione e vedere se non si sfalda durante la cottura. Le prime volte conviene provare, poi ci si fa la mano, comunque avete l'occasione di fare un assaggio, testare anche la salatura e... fermare lo stomaco!




 Una volta fatte le palline passarle nella farina,e cuocerle nel brodo per 15 minuti circa, finchè non vengono a galla.




 Servirli nel loro brodo.




 Se ne fate una dose abbondante o li volete preparare prima, potete anche surgelarli.
Metteteli su un vassoio e una volta surgelati ,potete conservarli in un sacchetto.Al momento dell'uso versateli ancora surgelati nel brodo, avendo cura di prolungare la cottura di circa 10 minuti.
P.S. nel post c'è una dimenticanza che correggo qui: il pane va usato senza crosta!
Scusatemi, alla prox!

martedì 17 maggio 2011

Benvenuti!

Non so come sarà questo blog, è per ora in divenire.
Ho già un altro blog, magliamagia ,dove ho già postato ricette di cucina e mi è venuta l'idea di dividere la cucina dalla maglia, l'uncinetto e il cucito; mi sembra più ordinato così, più facile da cercare anche l'argomento.
Per ora è un esperimento che spero andrà avanti.
 Non vuole certo essere un blog di alta cucina, ma un amichevole supporto a chi inizia, uno spunto per chi cerca qualche ideuzza stuzzichevole.E' dedicato ai miei figli, è stato il grande a darmi lo spunto, quando mi ha detto che ha copiato una mia ricetta per una cena tra amici: insalata di mele e gamberi
Quindi ho intenzione di pubblicare anche le ricette base per i ragazzi come lui e la mia più piccola, che sa a malapena cuocere un piatto di pasta! Saranno graditissime naturalmente le visite di tutti, anche delle cuoche sopraffine che magari possono lasciare i loro consigli.
Ci saranno consigli utili e piccoli trucchi, su cominciamo, poi vedremo come verrà!